
L'intervento di Andrea Ceccherini apre la conferenza di Milano. L'obiettivo: combattere l'astensionismo giovanile con nuovi strumenti di cittadinanza.
17 giugno 2025
Il 64% dei giovani non vota. Al Young Factor di Milano, Andrea Ceccherini lancia la ricetta per una nuova generazione di cittadini: educazione finanziaria e pensiero critico per tornare a contare.
Un allarme e una proposta. Andrea Ceccherini, presidente dell’Osservatorio Permanente Giovani-Editori, ha aperto la terza edizione della conferenza “Young Factor” con un discorso lucido e appassionato, ponendo le basi per una nuova alleanza tra le istituzioni e le nuove generazioni. L'obiettivo dichiarato dell'evento, organizzato a Milano dallo stesso Osservatorio, è uno solo: trovare una strategia efficace “per tenere i giovani dentro le discussioni che contano nella società. Dentro e non fuori, ‘in’ e non ‘out’.”
Il punto di partenza è un'analisi senza sconti della realtà, basata su dati che fotografano un vuoto di partecipazione preoccupante. Ceccherini ha messo il dito nella piaga dell'astensionismo giovanile, vera emergenza democratica del nostro tempo.
“Pensate che alle ultime elezioni europee solo il 36% dei ragazzi di età compresa entro i 25 anni ha preso parte alla tornata elettorale. Questo significa che il 64% di voi che aveva diritto al voto è rimasto fuori. È rimasto fuori da un momento decisivo.”
Come colmare questa lacuna? La proposta di Young Factor si articola intorno a due "compagni di viaggio" indispensabili per ogni giovane che voglia diventare un cittadino attivo e consapevole. Il primo è la coscienza critica, definita come l'antidoto alla passività, specialmente nell'era dell'intelligenza artificiale.
“Coscienza critica vuol dire imparare a guardare il mondo con i propri occhi e ragionarlo con la propria testa. Vuol dire non essere automi, non essere fantasmi delle discussioni che si sentono.”
Il secondo strumento è l'educazione economico-finanziaria, presentata non come una materia per specialisti, ma come un pilastro della cittadinanza. È la competenza che permette di passare da scelte emotive a decisioni razionali, comprendendo il peso e il valore di ogni azione.
“Capire quanto costa ogni scelta e quanto vale ciò che costa è parte integrante delle decisioni che dovrete assumere. Da questo punto di vista, l'educazione economico-finanziaria, ragazzi, non è un optional, ma è assolutamente un must.”
Con la presenza in sala di figure come l'ex presidente della BCE Jean-Claude Trichet e il governatore della banca del Portogallo Mário Centeno, Ceccherini ha infine lanciato un appello diretto agli studenti, invitandoli a essere protagonisti, a usare la loro irriverenza e a non aver paura di dire la propria. La partecipazione, ha concluso, è una lezione da imparare e praticare.
“Esserci fin dall'inizio, esserci per esprimersi, esserci per contare. Vogliamo un'Europa che non resta affossata dov'è, ma che sa guardare più lontano.”