Young Factor, l'appello ai giovani: "L'Europa non cambierà senza di voi"

18 giugno 2025

A Young Factor, l'incontro tra i vertici delle banche centrali europee e gli studenti di 6 Paesi europei per una nuova alleanza.

Un appello forte e chiaro per una nuova generazione di cittadini europei, non più spettatori passivi ma attori protagonisti del proprio futuro. Dal palco di Young Factor, di fronte a una platea di studenti provenienti da tutto il continente e ai governatori delle principali banche centrali, Andrea Ceccherini, presidente dell'Osservatorio Permanente Giovani-Editori, lancia una sfida ambiziosa: combattere la disaffezione dei giovani verso la politica e le istituzioni attraverso strumenti in grado di renderli liberi, il pensiero critico e l'educazione finanziaria.

Il punto di partenza è un dato allarmante che non può essere ignorato: l’Europa sta perdendo i suoi giovani.

“Alle ultime elezioni europee il 64% dei giovani sotto i 25 anni non ha partecipato al voto. E dove pensa di poter andare questa Europa senza sei giovani su dieci a bordo nelle decisioni che contano?”

La risposta, secondo Andrea Ceccherini e il suo Osservatorio Permanente Giovani-Editori, non è rassegnarsi, ma agire. La missione è chiara e riassume l'intero progetto, un vero e proprio manifesto per le nuove generazioni.

“Non vi accontentate di essere sudditi, fate di tutto per essere cittadini. Young Factor nasce proprio perché crediamo che dobbiate essere attori, non spettatori.”

Ma come si realizza questa trasformazione? Il percorso indicato si basa su due pilastri fondamentali. Il primo è la capacità di analizzare la realtà in autonomia, allenando la mente a non essere un contenitore passivo di informazioni. Il secondo è acquisire gli strumenti per decodificare il mondo economico, passando da reazioni emotive a scelte consapevoli.

“Se dall'emozione volete passare alla ragione, dovete sapere ogni scelta quanto costa e quella scelta quanto vale. L'educazione economico-finanziaria vi aiuta ad avere una lente attraverso la quale guardare il mondo a 360°.”

L'urgenza di questo cambiamento è amplificata da un contesto globale che non aspetta. Citando il Presidente Mattarella, il discorso sottolinea la necessità di un'Europa più veloce e decisa, capace di superare le proprie lungaggini per diventare una vera unione politica.

“'Nessun dorma, nessuno dorma'. Voleva dire che in un mondo rock, chi va lento è fuori passo. L’Europa che noi vogliamo non è quella che si ferma, ma quella che va avanti.”

L'iniziativa culmina con la presentazione di una piattaforma digitale europea, creata in collaborazione con i governatori e le università, per portare questi strumenti direttamente nelle scuole. Un progetto che si fonda su una consapevolezza finale, resa ancora più evidente dalla pandemia.

“Il Covid, ragazzi, ce l'ha insegnato: nessuno si salva da solo. Insieme si va più lontano.”

Correlati